TIZIANO VECELLIO
Data nascita 1488
Data morte 1576
Caratteristiche principali:
COLORE – LUCE - MOVIMENTO
Allievo di Giorgione, partì dalla tecnica tonale sviluppando il metodo ASSENZA DI DISEGNO-STESURA VELOCE ED IMPRECISA DEL COLORE SENZA RISPETTO DEI CONTORNI – FORTE ESPRESSIVITA’ ED IMMEDIATEZZA
In fase matura PENNELLATA SPORCA cioè colore lasciato in rilievo, non più steso
Opere trattate sul testo
Disegni
• Cavaliere – carboncino e biacca su carta quadrettata – Monaco (sfumato al posto del tratteggio; carta a quadretti per ingrandire il disegno)
Dipinti
• L’Assunta – olio su tavola – Venezia (assunzione di Maria su 3 registri che vanno in crescendo dal basso verso l’alto; colore luce e movimento; il rosso delle vesti crea un triangolo che dà stabilità alla composizione; il creatore è in controluce; ciò attenua i contorni e crea una luce autonoma ed intensa.
• Pala Pesaro – olio su tela – Venezia (Madonna tra i Santi e diversi personaggi della famiglia del Vescovo Pesaro; la Madonna non è al centro e l’occhio abituato alla lettura salirà subito alla vergine posta a dx); profondità, moto ascensionale, effetto prospettico; le colonne senza capitello suggeriscono che la scena continua in uno spazio vastissimo; la luce progredisce di intensità verso la figura della madonna, il cui velo per la prima volta in pittura non è bianco ma azzurro)
• Venere di Urbino – olio su tela – Uffizi Firenze (colore luce e volume; ambientazione interna, non è sola; è una donna reale, ha il cane e le cameriere stanno cercando gli abiti per vestirla; atteggiamento:è consapevole della propria bellezza; dallo sfondo scuro i volti risaltano x contrasto)
• Paolo III Francesco ed i nipoti – olio su tela – Napoli (psicologia dei 3 personaggi messa a fuoco; pennellate sempre più rapide; lascia alcune zone incompiute; atmosfera tetra per alludere all’ipocrisia dei rapporti umani)
• La Pietà – olio su tela – Venezia (ultimo lavoro incompiuto, pensato per la propria tomba; colori cupi, luce livida cioè bluastra; una Maddalena al vertice del triangolo prospettico che urla; a destra una tavoletta raffigurante il pittore con il figlio Orazio; il volto di Nicodemo è quello del pittore e rappresenta un autoritratto.
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