martedì 20 dicembre 2011

CATARI E ALBIGESI

La Chiesa cattolica a partire dal 1270 iniziò una vera e propria crociata contro le eresie.
Papa Innocenzo III equiparò l’eresia a delitto di lesa maestà e con il canone Excommunicavimus del quarto Concilio Lateranense  vengono formulate disposizioni per giudicare tutte le dottrine che avevano dogmi diversi da quello ortodosso.
La comunità catara era localizzata in Francia, al confine segnato dai Pirenei.
Erano cristiani che accettavano il Nuovo Testamento. Credevano nell'esistenza di due principi contrapposti, il Bene ed il Male, in eterna lotta.  Erano dualisti, credevano in due Dei che avevano creato tutte le cose.
Si pensa che fossero custodi del Graal e che scappando lo avessero nascosto.
La figura di Cristo, coincideva con la dottrina cattolica. In realtà vi era una sfumatura filosofica in quanto non credevano in un Gesù fatto uomo ma di un di puro spirito.
Negavano quindi la sua morte per cui non adoravano la croce.
Non avevano battesimo, comunione, cresima ma un rito che ne riuniva i valori chiamato “consolamentum”
Erano vegetariani, non mangiavano carne, uova e latte, ma mangiavano il pesce.
Non si sposavano ed erano casti.
Infine essi erano tenuti al precetto di non uccidere, il che li mise spesso in forte crisi quando si trattava di difendersi durante la crociate e le successive campagne di persecuzioni dell'Inquisizione.
Per i Catari la Chiesa avendo accettato il potere e le ricchezze aveva scelto il male.
La Chiesa li condannò come eretici,  ed i nobili della Francia settentrionale presero le armi e partirono per quella crociata. Ai soldati che  chiedevano come avrebbero distinto i Catari dai cattolici,  venne risposto: "Uccideteli tutti, Dio li riconoscerà".
I  Catari che rifiutarono di ripudiare la propria fede vennero bruciati vivi. Caddero tutte le fortezze della regione dove i Catari avevano cercato rifugio La conquista territoriale era compiuta, ma il primo obiettivo della crociata, combattere l’eresia, fu una completa sconfitta.
Nel 1233 venne istituita l’inquisizione a cura dei domenicani avevano la missione di giudicare gli eretici (e di torturarli).
Più  di  200 "eretici" furono bruciati al palo di fronte alla cittadella. Il luogo è ancor oggi chiamato "Camp dels Cremats" (Campo dei Cremati) in lingua occitana. Quei pali divennero il simbolo del loro martirio.
Ebbe così fine l’eresia dei Catari.

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