martedì 20 dicembre 2011

DISPUTA TRA PLATONE E ARISTOTELE

Qual’è la tua posizione nella disputa sull’arte tra Platone ed Aristotele

Quando studiammo Platone, osservammo come questo filosofo considerasse l’arte come una funzione cognitiva negativa. Secondo Platone, infatti, la visione delle cose attraverso l’arte, risulta falsa, distante dalla realtà. Anche dal punto di vista morale, l’arte per Platone è negativa in quanto imita le passioni, trascina l’osservatore ad immedesimarsi nelle emozioni che l’oggetto artistico riproduce. Nel caso di un’opera teatrale, per esempio, lo spettatore assorbe le emozioni violente che accadono sulla scena e viene incoraggiato a viverle personalmente.

Aristotele, tutto al contrario rispetto a Platone, considera l’arte una riproduzione, una rappresentazione del verosimile e, come tale, diventa una forma conoscitiva del fatto specifico. Inoltre dal punto di vista morale, considera l’arte una funzione positiva in quanto catartica, capace cioè di liberare da quelle passioni che offuscherebbero la vista della verità. Il nostro libro avvisa che gli studiosi sono in dubbio sull’interpretazione del concetto di “catarsi” per  Aristotele: forse egli intendeva esprimere un concetto di sublimazione delle passioni, ovvero della loro purificazione; oppure intendeva lo sdrammatizzare queste passioni.
Ad ogni modo, per Aristotele l’arte non è più un’illusione come poteva esserlo per Platone: il mondo sensibile che l’arte imita, non è semplice apparenza, ma una realtà che può essere oggetto di sapere.

Non posso condividere il concetto platonico di Arte, in quanto io amo l’arte.
Sono d’accordo con Aristotele relativamente alla positività di questa virtù dianoetica.
Non solo l’arte è un modo di sublimare, arginare passioni o imparare qualcosa: secondo me l’arte soprattutto conduce alla FELICITA’.
Per Aristotele l’uomo è felice quando riesce a vivere realizzando in modo armonico le proprie facoltà, secondo le virtù etiche e dianoetiche.

Secondo me l’arte conduce alla felicità attraverso due strade: la produzione e l’osservazione.
Chi riesce a produrre un quadro, una scultura, un brano di musica, oppure una bella fotografia (questo è il caso che mi riguarda più da vicino), prova molta soddisfazione, molta gioia. Creare dà una grande felicità.
Allo stesso modo l’osservare un’opera d’arte, scoprire di comprendere le intenzioni dell’artista, riuscire ad interpretare i sentimenti che si volevano esprimere con colori, sfumature, particolari, è altresì fonte di gioia, di felicità. Osservare (o ascoltare) qualcosa di bello, trasmette armonia.
Se poi si considera la natura come una forma d’arte, l’emozione che si prova nell’osservarla può essere molto intensa.

Quindi secondo me l’arte è positiva perchè, sia nel caso di una riproduzione del reale, sia nel caso del reale stesso, infonde armonia e genera felicità.


riflessione svolta come compito a casa

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