martedì 20 dicembre 2011

JOHANNES KEPLERO...curiosità

Il famoso scienziato Johannes Kepler, che noi conosciamo con il nome di Keplero, nacque settimino da Caterina,  un’erborista piccola  e tremenda, come ebbe occasione di scrivere suo figlio.
Oltre che erborista era anche un po’ fattucchiera, astrologa e … strega.

Dalla disposizione dei pianeti alla sua nascita , dalla sua prematurità e forse da altri segni che non volle mai rivelare, Caterina predisse al figlio un grande destino.

Il padre era solo un povero soldato e lei faceva fatica a mantenere tutti i figli avuti. Ma Caterina credeva alla sua previsione. A sei anni portò il piccolo Johannes a vedere la sua prima eclissi di luna e gli trasmise le sue conoscenze esoteriche.

Infuse in lui la curiosità per la scienza. Infatti egli studiò scienze umanistiche , ma anche matematica con Mills, seguace di Copernico.
Chiamato da Tycho Brahe nel 1600, a causa della sua miopia fu messo a fare calcoli per l’orbita di Marte.
Fu studiandola che Keplero ebbe l’intuizione delle sue tre leggi sulle orbite planetarie, che aprirono la strada alla grande scoperta di Newton sulla gravitazione universale.

Keplero aveva ereditato un bel caratterino dalla madre, e difese a spada tratta il sistema Copernicano anche contro Brahe.

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Il suo elegante trattato “Astronomia Nova” fu la migliore spiegazione geometrica del sistema copernicano. Ma non scrisse solo di scienza. Redigeva anche almanacchi astrologici, con consigli metereologici azzeccati dovuti a conoscenze trasmesse, di sicuro, da sua madre.

Esiste un suo scritto, il Somnium,  in cui Keplero racconta che, con l’aiuto di una donna, aveva evocato un demone lunare che gli aveva spiegato il sistema copernicano. Di sicuro è una  orgogliosa dimostrazione di amore filiale, il riconoscimento di una sapienza condannata in quegli anni oscuri.

Quando Caterina venne accusata di stregoneria ed incarcerata, Keplero era diventato matematico imperiale. Andò lui in persona al tribunale dell’inquisizione e fu così convincente che Caterina fu assolta.
Ma visse ancora un solo anno, per le privazioni che aveva subito in carcere.

Keplero spese tutti i suoi averi  per farla vivere negli agi quell’ultimo periodo della sua esistenza e Caterina chiuse gli occhi felice.

Johannes aveva raggiunto la conoscenza cui lei lo aveva iniziato, ed era il più grande di tutti.
Con lui nasceva la moderna cosmologia, e le vecchie conoscenze “magiche”, che credevano nell’armonia del cosmo e nella suprema bellezza del creato, venivano riscattate.
Dicono che dietro un grande uomo c’è una grande donna, e per Keplero fu sua madre.
Una donna coraggiosa, in tempi oscuri.
Una scienziata, quando questo voleva dire morire sul rogo, che riuscì in una grande impresa:  accendere lo spirito immortale della conoscenza libera in suo figlio.

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