martedì 20 dicembre 2011

STAGE AL FLEMING LAB


STAGE AL LABORATORIO DI ANALISI CLINICHE
F L E M I N G

I
l nostro professore di scienze ha dato l’opportunità ad alcuni di noi di partecipare ad uno stage presso un laboratorio di analisi cliniche della nostra città; il nostro percorso formativo prevede di seguire le analisi cliniche dall’accettazione del paziente alla consegna dei risultati.
Siamo stati suddivisi in gruppi e alcuni miei compagni hanno già terminato lo stage; io ho appena iniziato e terminerò praticamente con la fine della scuola.
Sarebbe impossibile scrivere tutto quello che impariamo perchè a tutti gli effetti restiamo un paio d’ore in laboratorio a vedere tanti strumenti nuovi.

...e così il 26 marzo ho indossato il mio primo camice bianco!

Durante il primo incontro ci hanno accennato su come vengono raccolti i dati per preparare la scheda anamnesica del paziente.

29-03
Poi, già dal secondo incontro abbiamo iniziato lo stage in laboratorio.
Nel  laboratorio di autoimmunità  si usa la chemiofluorescenza per determinare la presenza di agenti immunitari innati nel corpo rispetto ad una certa malattia.
Esistono dei vetrini appositi, forniti da varie società, contenenti elementi patogeni da mettere a contatto con le cellule.
Con il microscopio a questo punto possiamo verificare la presenza di questi anticorpi.

02-04
Il terzo incontro è stato al laboratorio di citologia.
La citologia è il settore meno automatizzato, nel senso che ci sono pochi strumenti diagnostici elettronici.
Gli unici utilizzati sono la centrifuga e una speciale macchina per colorare le cellule e rendere visibili al microscopio, altrimenti si vedrebbe solo una macchia.
Sostanzialmente il lavoro in questo reparto è manuale, dei tecnici osservano al microscopio dei campioni di tessuto da esaminare
Mi sono stupito perché cercavamo le cellule tumorali ed eravamo dispiaciuti che non ce ne fossero per non poterle vedere
Ho scoperto che il pap test lo fanno anche gli uomini,
Al microscopio abbiamo evidenziato che ci sono diversi strati di  cellule che si differenziano tra loro per dimensioni del nucleo e anche della cellula stessa.
Ci sono delle centrifughe che servono per dividere il plasma sanguigno dalla parte corpuscolare. Altri tipi di centrifughe hanno regimi a giri molto bassi e servono per fissare le cellule sulle pareti dei vetrini.

12-04
L’incontro al laboratorio di immunometria è stato particolarmente interessante; i due dottori che ci spiegavano erano simpaticissimi ed il laboratorio di immunometria è pieno di strumenti diagnostici;
Ci hanno spiegato che quando devono cercare nel sangue di un ammalato per stabilire se abbia una qualche malattia, in realtà non si va a cercare la presenza del virus nel sangue, bensì la presenza degli anticorpi specifici che combattono quel virus.
Per fare questo tipo di indagine, usano tre diversi reagenti, la cui luminescenza viene rilevata da uno strumento, un po’ come quello della polizia criminale quando deve trovare le tracce di sangue.
Curioso il fatto che l’epatite B viene incubato in qualche giorno e poi rimane nell’organismo in stato latente per dieci anni prima di scatenare la malattia vera e propria.
Altra cosa che non sapevo è che non si muore per l’epatite, bensì per tutta una serie di patologie che l’epatite causa, neutralizzando le difese immunitarie dell’organismo.

19-04
Al laboratorio della fase preanalitica, ci hanno spiegato come vengono trasportati i campioni biologici da analizzare.
Se hanno poca strada da fare, vengono trasportati da un servizio celere di corriere espresso, tipo TNT. In questo caso vengono utilizzati dei contenitori tipo sacche di materiale isolante, rivestite di polistirolo, per proteggere le provette dagli urti e dagli sbalzi di temperatura.
Se invece il trasporto dei campioni necessita dell’aereo, le provette vengono conservate all’interno di scatole con l’esterno d’alluminio, come protezione contro gli urti. All’interno queste scatole sono rivestite di un materiale isolante in grado di conservare la temperatura intorno agli 8° c.
Quando i campioni biologici da analizzare giungono alla fase preanalitica, e vengono giudicati idonei, cioè contengono sufficiente materiale da analizzare, vengono dotati di Barcode, cioè di codice a barre, che segue il paziente: questo significa che ogni campione relativo ad una tale persona viene sempre riconosciuto.
A questo punto le provette vengono smistate e dirette ai vari reparti a seconda del tipo di campione.
E’ da poco arrivata una speciale apparecchiatura, chiamata “pinguino australiano” che smista automaticamente i campioni
Ci sono certi tipi di campioni biologici che necessitano la conservazione a temperature molto basse. I tal caso essi vengono conservati in speciali contenitori insieme ad anidride carbonica solida che è in grado di mantenere la temperatura a -78° C.

23-04
Nel laboratorio di patologia clinica abbiamo parlato di elettroforesi delle proteine plasmatiche.
L'operatore
andava in fretta e non si riusciva a seguirlo con gli appunti, per cui magari dico delle stronzate perchè ho ricostruito la storia a casa.
L’elettroforesi del plasma è una tecnica che analizza le proteine presenti nel plasma, cioè la parte liquida del sangue. Con questo esame vengono separate ed esaminate le seguenti proteine: l’albumina, le alfa1 globuline, le alfa2 globuline, le beta globuline e le gamma globuline.
Alcune proteine plasmatiche sono prodotte dal fegato, mentre altre vengono rilasciate nel sangue da cellule che fanno parte del sistema immunitario, il sistema di difesa naturale dell’organismo.
Le proteine plasmatiche sono indicatori molto importanti, perché alterazioni delle loro concentrazioni possono mettere in luce un gran numero di malattie molto gravi come per esempio il mieloma che è il cancro delle ossa.
Anche alcune malattie infiammatorie,infezioni croniche e acute, malattie dei reni e del fegato, disturbi del sistema immunitario possono venire diagnosticate con l’elettroforesi delle proteine.
L’esame viene eseguito su un campione di plasma. Per ottenerlo si effettua un prelievo di sangue dalla vena di un braccio e si separa la frazione contenente le cellule da quella liquida.
La concentrazione normale delle proteine plasmatiche totali è 6-8 g/dl.
Per fare qualche esempio, se la concentrazione di albumina è anomala, possiamo avere patologie al fegato, ai reni, gastrointestinali; le alfa 1 globuline alterate, sono indicatrici di neoplasie o infiammazioni; le alfa 2 globuline fuori range invece indicano diabete, gravidanza, ma anche neoplasie, reumatismi, ecc
Infine un aumento di gamma globuline potrebbe indicare cirrosi, epatite cronica, malattie infettive, ecc ecc
Poi abbiamo parlato di un esame particolare che si chiama Breath test, o "test del respiro", è un esame non invasivo grazie al quale si può diagnosticare la presenza del battere H.pylori  che causa gastriti, ulcere e anche cancro allo stomaco.
Il test si basa sulla capacità del microbo di metabolizzare l'urea somministrata per bocca, fino a ottenere acqua e anidride carbonica.
L'urea è  diagnostica, preparata apposta!! Prima di venire somministrata,viene marcata, per poter essere misurata, con un isotopo radioattivo di carbonio detto 14C, oppure con l'isotopo non radioattivo 13C. Il paziente quindi ingerisce l’urea (!!) (non se ne accorge perchè è una bibita) e poi soffia dentro a delle provette.
Se il battere non è presente, l'urea marcata passa attraveso lo stomaco e, di conseguenza, non si ritroverà nell'aria espirata.

26-04
L'operatore del laboratorio di ematologia deve avermi letto nel pensiero perchè l’altra volta non sono riuscito a prendere appunti e... questa volta ci ha fornito un foglio con su scritto tutto quanto! In questo posto si fanno vari esami ma in protagonista principale è il sangue
Emocromo
Che cosè: l’emocromo o esame emocromocitometrico indica la quantità dei principali componenti del sangue, tra cui globuli bianchi, rossi, emoglobina e piastrine.
A cosa serve: una diminuzione di globuli rossi può indicare anemia. Occorrerà però sapere la quantità di emoglobina presente all’interno di questi “mezzi di trasporto” dell’ossigeno
Un aumento dei globuli bianchi invece indica che è in corso un’infezione.
Infine una diminuzione del numero delle piastrine può indicare un problema di coagulazione del sangue.
Come si svolge l’esame: il sangue viene reso incoagulabile all’atto del prelievo e viene analizzato su apparecchi automatici in grado di contare, differenziare e misurare le cellule del sangue.
Reticolociti
Che cos’è: determinazione di PT, PTT, Antitrombina (ooh noo!), Fibrinogeno e altri
I test controllano le vie per le quali avviene la coagulazione e le sostanze che intervengono misurando il tempo necessario alla formazione del coagulo di fibrina (chiusura della lesione vascolare) quando al plasma del paziente si aggiungono i componenti eliminati all’atto del prelievo.
A cosa serve: serve per i soggetti cardiopatici per monitorare le terapie anticoagulanti e per valutare disturbi emorragici o trombotici.
Come si svolge l’esame: il plasma viene analizzato in apparecchiature automatiche che continuando il processo di coagulazione interrotto al prelievo, misurano sia la quantità sia la funzionalità dei componenti interessati al processo.
Gruppo sanguigno
Sulla membrana del globuli rossi sono presenti due sostanze, chiamate antigeni eritrocitari, definiti A e B.
A seconda del tipo di antigene che troviamo abbiamo i gruppi sanguigni, A o B.
Se sulla membrana sono presenti entrambi, il gruppo sarà AB, se sulla membrana non ci sono antigeni il gruppo sarà O.
Fattore RH
Ci sono altri antigeni eritrocitari, per esempio il D. che determina il fattore Rh, che è positivo in presenza, negativo in assenza di antigene D.
A cosa servono:  servono nel caso nel neonato a verificare la compatibilità con il sangue dei genitori in caso di trasfusione.
Come si svolgono: si vanno ad individuare gli antigeni eritrocitari sul campione di sangue, oppure si ricercano gli anticorpi A e B nel siero.

03/05
La lezione di oggi è stata emozionante perchè abbiamo visto il DNA ad occhio nudo! Fantastico! Si vede per davvero la piccola elica all’interno della provetta!!
Nel laboratorio di biologia molecolare, abbiamo parlato di diagnosi delle malattie infettive e genetiche; per esempio dell’epatite B e C trasmesse per via sessuale o tramite il sangue;
oppure malattie come la tubercolosi, che sta ricominciando a diffondersi!!!
E ancora: il papilloma virus, la meningite (che è l’infezione al liquor del cervello).
Inoltre in biologia molecolare si cercano quelle malattie genetiche o ereditarie come la fibrosi cistica o l’emocromatosi (accumulo di ferro).
Ma la cosa bellissima è che ci hanno mostrato come si estrae il DNA virale e genomico!!!! Si utilizza l’elettroforesi; si può estrarre dal plasma, dal sangue , dal siero intero, dai globuli bianchi.
Gli acidi nucleici (Dna o Rna) si trattano in modo diverso a seconda del tipo di esperimento. Comunque si preparano sempre due provette per ogni esperimento. Si purifica il campione, si agita, si aggiungono dei reagenti, si centrifugano i campioni per dividere i globuli rossi; si aggiunge un altro reagente per intrappolare la proteina e centrifugo ancora.
Alla fine troverò sul fondo i globuli rossi ed il DNA in soluzione.
A questo punto si lava il DNA con degli alcoli, tipo l’isopropanolo
Si eliminano gli alcoli, si idrata il DNA e... noi abbiamo visto il DNA ad occhio nudo!!!!
Credetemi è emozionante: lo vorrei vedere altre mille volte!
E’ chiaro che tutto questo serve per diagnosticare importanti malattie o a trarre delicate conclusioni, perciò l’esperimento continua, il DNA si misura con lo spettrofotometro, ecc ecc
Ma io per oggi ho fatto il pieno di stupore!
14-05
Reparto FARMACI E DROGHE
Interessantissimo l’incontro di oggi, tenuto dal Dottor Giovanelli, che è stato gentilissimo: appena ha saputo che abbiamo il blog di classe, mi ha mandato la presentazione da pubblicare.
Abbiamo parlato delle sostanze stupefacenti o psicotrope, cioè che agiscono sulla mente. Quelle sostanze cioè molto pericolose per l’organismo perché causano la dipendenza.
Per esempio l’LSD che genera allucinazioni, nata come anestetico, studiata come farmaco ed in seguito diventata droga.
Oppure l’eroina che è morfina tagliata, diluta con la stricnina che è poi il veleno dei topi.
Abbiamo parlato di cocaina e marijuana, che sono droghe naturali: la cocaina è una pianta, la marijuana sono foglie, l’ashish è una resina
Infine, molto importante, abbiamo parlato dell’Extasi che causa DANNI NEURONALI  PERMANENTI E GRAVISSIMI.
In alto, a sinistra, troverete la presentazione relativa!

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