martedì 20 dicembre 2011

OSCAR E LA DAMA IN ROSA


Il libro di Eric Emmanuel Schmitt ha come protagonista Oscar, un ragazzo che è ricoverato in un ospedale a causa della leucemia. L’intervento di traianto del midollo osseo è andato male e Oscar sa che non gli rimane molto tempo da vivere. Di questo argomento non può parlare con nessuno perché tutti gli adulti sembrano non sentirlo quando si tratta di spiegare la sua malattia. Solo una signora sembra non temere il dialogo con il ragazzo riguardo alla malattia che lo ha colpito; questa è la “nonna rosa”, che fa visita tutti i giorni ad Oscar, a cui racconta strane storie della sua giovinezza, di quando era una lottatrice professionista. Queste storie piacciono molto al protagonista e lo legano affettivamente alla sua amica in rosa.
Nonna rosa, per non far perdere le speranze al ragazzo, gli propone un gioco: ogni giorno passano 10 anni e lui deve scrivere tutti i giorni delle lettere a Dio per raccontargli le sue giornate.
Oscar, quindi, inizia a contare le ore che passano per vedere quanti “anni” sono trascorsi e inizia a raccontare la sua vita: tutto ciò che accade di particolare.
Nella storia compare Peggy Blue,  una giovane paziente che alloggia nella stanza accanto a quella di Oscar; lei ha un problema ai polmoni, che hanno un basso apporto di ossigeno, quindi la sua pelle ha un colore bluastro, che a parere del protagonista le dona.
Quando, secondo le regole imposte dal gioco, raggiungerà l’ età adulta chiederà a Peggy, la ragazza blu, di sposarlo; lei accetta e quella notte dormono insieme nello stesso letto, creando un certo scalpore tra le infermiere il giorno dopo.
La nonna in rosa è una volontaria che ha scelto di trascorrere delle ore in ospedale per fare compagni ai malati che altrimenti sarebbero soli.
La vicenda si svolge sotto le feste di Natale e Oscar, non volendo rimanere con i genitori con cui è in conflitto, decide di nascondersi nella macchina di Nonna rosa e di seguirla fino a casa. I suoi genitori, avvisati dall’anziana, li raggiungono per trascorrere un bel Natale insieme.
La storia si conclude con un finale che fa un po’ contrarre lo stomaco: l’ultima lettera è la signora in rosa a scriverla e dice che Oscar è morto e che sul suo comodino aveva lasciato scritto su un foglietto, su cui diceva “solo Dio ha il diritto di svegliarmi”.
Il testo mi è molto piaciuto per il metodo di raccontare sfruttato da Schmitt, la lettera.
L’autore vuole indurre le persone a pensare a ciò che è la malattia: ci dice che è un fatto che non sempre può essere curata completamente e che una parte sempre la porterai dentro; ci dice che le persone muoiono e non c’è nessuna cura che possa salvare le persone dal ciclo della vita, che condurrà presto o tardi alla morte.
Oscar è un personaggio a cui sono riuscito ad affezionarmi in poche pagine: probabilmente mi sono sentito legato a lui per via della sua malattia.
Io conoscevo già la leucemia, che compromette l’attività dei vasi sanguigni; tuttavia mi ha colpito come se fosse la prima volta che ne sento parlare.
Questo è un genere di libro che mi ha incantato perché non l’ho letto partendo dal presupposto che  il protagonista fosse un ragazzo ormai spacciato, ma lo ho visto come una persona normalissima. Tutti abbiamo problemi di vario genere ma cerchiamo di nasconderli, mentre per  persone come  Oscar sarebbe inutile cercare di occultare.
Trovo che il libro sia scritto molto bene e Schmitt, lo scrittore, riesce ad eccellere facendo parlare tutti i personaggi in un modo così realistico , sembra quasi che lui sia li, in quella stanza, dove registra i dialoghi e riprende con la telecamera le situazioni e la sera a casa li riscriva sul suo computer. Gli eventi della storia sono presentati con un ordine cronologico, anche se nelle sue lettere Oscar fa dei riferimenti a momenti passati. La narrazione scelta da Schmitt è verosimile, infatti, la storia da lui redatta può succedere tutti i giorni a molte persone. Il narratore è lo stesso protagonista che racconta la sua vita nell’ospedale con il metodo della lettera.
Il pensiero dello scrittore è espresso tramite i pensieri dei personaggi principali, in particolar modo dalle riflessioni di Oscar, che usa un linguaggio comune come la signora in rosa, a differenza delle infermiere e del dottore, che utilizzano una parlata più formale.

1 commento:

  1. Ho 15 anni. Sono nato con l'HIV, mia madre è morta a causa dell'infezione da HIV e mi rammarico perché non ho mai incontrato il dott. Itua, lui avrebbe potuto guarire mia mamma perché da madre single era molto difficile per mia madre mi sono imbattuto in parole guarenti online su come cura diverse malattie in diverse malattie come HIV / AIDS Herpes, Parkinson, Copd, Epilessia, herpes zoster, Mal di freddo, Infertilità, Sindrome di Fatichie croniche, Fibromialgia, Diabete Epatite anche Cancro Ero così eccitato ma spaventato allo stesso tempo perché Non ho mai visto questo articolo online, quindi ho contattato Dr Itua su Mail drituaherbalcenter@gmail.com. Ho anche chattato con lui su cosa è l'app +2348149277967 mi dice come funziona, quindi gli dico che voglio procedere lo ho pagato così rapidamente l'ufficio postale del Colorado Ricevo la mia medicina a base di erbe entro 4/5 giorni lavorativi mi ha dato linee di gilda da seguire e qui sto vivendo di nuovo in buona salute posso immaginare come dio usa gli uomini per manifestare le sue opere sto scrivendo in tutti gli articoli online per diffondere il dio lavoro di Dr Itua Herbal Medicine, è un grande uomo.

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