martedì 20 dicembre 2011

GIAMBATTISTA TIEPOLO

GIAMBATTISTA TIEPOLO
(Venezia 1696 – Madrid 1770)

Tiepolo coprì quasi per intero il secolo iniziato con il Barocco e terminato con il Neoclassicismo, pagandone le conseguenze.  Basandosi principalmente sulla tradizione cinquecentesca dei coloristi veneti e prediligendo i temi della prospettiva e della luce, come il Veronese, egli fece largo uso dei colori complementari per esaltare la luce, giustapponendo il più possibile le coppie di colori allo scopo di ottenere l’accordo più luminoso.
Dapprima il suo stile venne esaltato e l’artista divenne ricco e famoso in tutta Europa. Con l’avvento dello stile neoclassico, la sua pittura venne reputata sorpassata e la sua fama ebbe rapido declino.
Con Tiepolo si chiude la stagione della pittura veneta e della pittura italiana.
Il suo grande repertorio comprende grandiosi affreschi, ritratti e ben duemila tra disegni, bozzetti ed incisioni.

MARTIRIO DI UNA SANTA – Uffizi – Firenze
Nei disegni si apprezza la grande espressività dell’artista che con pochi tratti di penna, matita e qualche aquarellatura, riesce a costruire forme nitide e figure solide. In particolare questo disegno presenta una luminosità straordinaria, come se il foglio fosse illuminato dal retro.

QUADRATURISMO
Il termine venne coniato da Vasari e si riferisce alla tecnica di rappresentare pittoricamente le forme architettoniche. Celebre quadraturista settecentesco fu Gerolamo Mengozzi Colonna, raffinato professore di disegno e scenografo di straordinaria abilità tecnica, che lavorò spesso alla preparazione delle quadrature prospettiche per gli affreschi di Tiepolo. Rispetto al rinascimento, il settecento ha diverse esigenze prospettiche dovute anche alle nuove scoperte matematiche, che pretendono nuovo ed estremo rigore nella rappresentazione.

BANCHETTO DI ANTONIO E CLEOPATRA – SALONE DELLE FESTE – Palazzo Labia – Venezia
Il Mengozzi Colonna creò per questo dipinto una griglia prospettica impeccabile, fatta di un arco a tutto sesto, retto da pilastri e colonne, con quattro gradini che rialzano la scena rispetto al pavimento del salone dando l’impressione che vi sia davvero un’altra sala attigua.
Il questa quadratura Tiepolo dipinge i suoi personaggi con un punto di vista prospettico dal sotto in su, ricreando l’atmosfera dell’ambiente curando minuziosamente il fasto delle vesti e le caratteristiche dei personaggi. I due amanti sono ritratti mentre siedono ai lati opposti di una tavola, attorniati da servitori neri ed un nano di corte visto di spalle. Cleopatra incarna la dama settecentesca, sia per l’atteggiamento sia per l’abbigliamento. In questo dipinto l’uso dei colori complementari viene portato all’estremo per catturare la luce.

AFFRESCHI DELLO SCALONE D’ONORE DELLA  RESIDENZA WUNZBURG – Baviera -  Germania
Tiepolo, famoso in tutta Europa, venne chiamato dal principe-vescovo di Franconia (Carlo Filippo von Greiffenklau) ad affrescare la  volta dello scalone d’onore della sua magnifica residenza progettata dal celebre architetto BALTHASAR NEUMANN, uno dei massimi esponenti del Rococò tedesco. Il tema allegorico è un cielo di nuvole vaporose che rappresenta l’Olimpo in cui i quattro continenti rendono omaggio al principe vescovo.
Tiepolo si può sbizzarrire in tutta la sua raffinata fantasia per creare scene che mescolano mitologia, religione, esotismo.
Nell’insieme si ha l’illusione ottica che i personaggi non siano dipinti ma siano piuttosto statue colorate.

IL SACRIFICIO DI IFIGENIA - Affreschi della palazzina e della foresteria di Villa Valmarana – Vicenza




Ancora una volta Tiepolo lavora in collaborazione con i quadraturista Mengozzi Colonna. Per questo intervento si avvale anche dell’aiuto del figlio Giandomenico, che non diventerà celebre come il padre in quanto non dotato del medesimo talento (di lui abbiamo paesaggi e caricature di  Pulcinella).
I temi tiepoleschi per Villa Valmarana sono tratti dal repertorio epico-leggendario di opere di Virgilio, Omero, Ariosto eTasso di cui il committente, Giustino Valmarana, è appassionato lettore.
Nel Sacrificio di Ifigenìa, Mengozzi Colonna ha creato una quadratura eccezionale perchè le finte colonne ioniche dipinte sorreggono la vera trabeazione della stanza.
A sinistra la nube che Tiepolo ha dipinto pare al di qua della colonna, come se fosse reale.
Sulla nube c’è la cerbiatta divina, mandata dalla dea Artemide, che pare proietti la luce sulla scena.
Ifigenia sta per essere sacrificata. Tutti si sono accorti dell’apparizione tranne lei, che rivolge uno sguardo pietoso al sacerdote suo carnefice, ed il padre Agamennone, all’estrema destra del dipinto, con il volto coperto per non vedere.
L’azzurro del cielo contrasta con la tonalità aranciata dei personaggi in un potente gioco di colori complementari che esalta la luce.

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