martedì 20 dicembre 2011

CLAUDE MONET

Ho scelto di approfondire vita e opere di Claude Monet perché sono stato colpito dalla bel-lezza delle sue tele. I colori che descrive si avvicinano profondamente al modo in cui io stes-so vedo il mondo e la natura che mi circonda. Se sapessi dipingere sceglierei gli stessi sog-getti e cercherei le stesse espressioni.


La vita

Nasce il 14 Novembre del 1840 a Parigi, figlio di un commerciante di Montmartre.
A 11 anni, dopo la scuola privata, entra nel collegio comunale di Le Havre e riceve una formazione clas-sica ed anche i primi rudimenti del disegno. Ma Monet non ama molto la scuola e appena può scappa per recarsi al porto di Le Havre che si trova a pochi passi.
All'età di 16 anni Monet realizza dal vivo dei disegni su un quaderno raffiguranti i paesaggi intorno al porto e comincia a fare anche caricature dei personaggi più importanti della città che espone la domenica in un negozio che vende articoli per belle arti.
A 17 anni resta orfano della mamma: d’ora in poi sarà la zia che si occuperà di lui. Questa zia, era una pit-trice non professionista che lo avvicina a personaggi  famosi. Monet nel frattempo continua a vendere i suoi disegni e conosce Boudin.
A 19 anni tenta di vincere una borsa di studio ma non vi riesce. Comunque decide di partire per Parigi con i proventi delle vendite dei disegni per andare a vedere il Salon. Si presenta a Troyon, un maestro di Bou-din, facendogli visionare due nature morte. E' il 1860 e Monet ha 20 anni e vive a Parigi dove frequenta l'Acadèmie Suisse.
L'anno seguente  riceve la chiamata alle armi e dato che non disponeva dei 2500 franchi richiesti per l'e-senzione dal servizio fu costretto a partire arruolandosi nel corpo dei Cacciatori d'Africa. I paesaggi con i colori che trovò in Algeria, lo affascinarono a tal punto, che dirà di essersi preparato qui all'impressioni-smo. Viene però colpito da violenti febbri e trasferito in Francia dove la zia riesce a farlo esonerare evi-tandogli altri cinque anni e mezzo di leva.
Nonostante dipinga molto, sussistono problemi finanziari, aggravati dal fatto che la sua fidanzata Camille aspetta un bambino.
Monet si reca a dipingere in Normandia, dove dipinge alcuni paesaggi marini. Durante questo periodo comincia ad accusare i primi disturbi alla vista.
Nasce il suo primogenito e finalmente una sua opera viene accettata al Salon di Parigi, ma le sue condi-zioni economiche sono disastrose, in un momento di disperazione tenta il suicidio gettandosi nella Senna.
 In estate sposa Camille e finalmente riesce ad esporre dei paesaggi marini e riceve una medaglia d'argen-to, riesce anche a vendere alcune opere.
Per evitare la guerra si reca a Londra dove espone e vende quadri. Intanto muore suo padre e grazie all’eredità lasciatagli riesce ad  affittare una casa  a Argenteuil. La primavera è piena di luce e colori e Monet viene ispirato da tale bellezza; realizza diverse tele, come "Regate a Argenteuil". E' un periodo flo-rido per l'artista perché riesce a vendere molto. Compra una barca e la trasforma in studio per dipingere sulla Senna e ritrae spesso la famiglia nel giardino che lui stesso cura con amore. Successivamente dipin-ge la barca galleggiate che si è fatto costruire.
Viene presentato a celebri collezionisti, dipinge, espone, vende.
I guai finanziari non finiscono e per sfuggire ai creditori torna a Parigi. Nel frattempo Camille da’ alla lu-ce il secondo figlio, ma è molto malata e morirà di cancro. Nell'inverno dello stesso anno l'artista realizza alcune nature morte e delle vedute della Senna ghiacciata.
Claude Monet studia scogliere e paesaggi marini, dipinge in Normandia, poi parte per la Liguria e resta a Bordighera per alcuni mesi. E poi, ancora dipinge il mare, le barche, gli scogli, l’acqua.
Vende tutte le sue opere e la situazione finanziaria è ora notevolmente migliorata: molti galleristi espon-gono con successo le sue opere, la critica lo apprezza, la sua casa diventa un importante punto di incontro dei pittori e intellettuali più famosi dell'epoca.
Si risposa con Alice e  inizia a dipingere una serie di quadri delle cattedrali di Rouen.
Monet spende tutto quello che possiede nella sistemazione del giardino della sua villa, dove compra altro terreno per ampliare lo stagno che riempie di ninfee.
Inizia a studiare le ninfee e il movimento della superficie dell’acqua.
Il successo dei dipinti delle ninfee è stepitoso e sull'onda di tale entusiasmo Monet esprime l’idea si rea-lizzare una stanza circolare di ninfee.
Muore la seconda moglie Alice e l'artista cade in depressione, dichiara di essere stufo della pittura. Lo sta-to di salute degli occhi di Monet peggiora, gli viene diagnosticata una doppia cataratta, ma Monet rinvia l'operazione perché vuole continuare i suoi studi sulle ninfee, realizza in questo periodo un gran numero di tele con ninfee, riflessi sull'acqua, e lo stagno. Ma anche glicini e ponti giapponesi.  Durante un sog-giorno a  Venezia realizza una trentina di vedute.
Nel novembre del 1918, per celebrare l'armistizio, Monet decide di donare allo Stato dei pannelli decora-tivi e così parte il progetto per decorare per l’Orangerie: due sale ovali per venti pannelli come aveva tan-to desiderato. Purtroppo la sua vista peggiora, è costretto continuamente ad interrompere la lavorazione. Così in un momento di depressione distrugge alcune tele.
Trova ancora la forza di dipingere delle rose in omaggio all'arte giapponese e al suo amatissimo giardino. Durante il giorno dipinge i pannelli della Grande decorazione ma si sente incapace di concludere qualsiasi opera, il suo senso di insoddisfazione cresce.
Gli viene diagnosticato un tumore al polmone, debole e malato è costretto a letto, Monet muore il 5 di-cembre1926.
Il museo dell’Orangerie di Parigi viene aperto al pubblico l’anno successivo: enormi pannelli rappresen-tano le ninfee nello stagno dell'artista dando allo spettatore la sensazione di essere immerso nel suo giar-dino.



“Il soggetto ha un'importanza secondaria:
io voglio rappresentare quello che vive tra l'oggetto e me"

Lo stile di Monet
Claude Monet è il pittore che più di tutti rappresenta l'impressionismo. Fu proprio un suo quadro “Impres-sion soleil levante”, a dare il nome alla nuova pittura.
L'acqua, in realtà, è un elemento fondamentale nella pittura impressionista, in quanto essendo mobile e riflettente e tutto ciò che la circonda e la sovrasta vi si specchia con i suoi diversi colori, diventando così uno specchio moltiplicatore di colori in movimento.
La mobilità dell'acqua e dei riflessi è resa distribuendo i colori a macchie accostate a forma di piccole strisce orizzontali.
I soggetti preferiti da Monet sono il mare o il fiume. Per osservare meglio il paesaggio e le vibrazioni lu-minose dell'acqua egli dipinse a bordo di una barca-battello che si era fatto arredare come uno studio.
Nella Regata ad Argentuil, notiamo l'acqua del fiume che riflette l'azzurro del cielo, il rosso delle case, il verde della riva, il bianco delle vele. Tutto è luce e colore, grazie all'accostamento dei colori primari che sono a tocchi e strisce. Talvolta, il pittore usa la nebbia per la scomposizione della luce: la nebbia attenua i contorni delle cose.
Monet esprime il proprio mondo interiore, la sua reazione emotiva di fronte alle percezioni che gli pro-vengono dall'esterno.
Le pennellate sono applicate in vari modi: alcune sono sovrapposte, trasparenti e lisce, altre sono brevi, grumose, separate. Tutte hanno toni chiari e leggermente sfumati.
Dipingendo sulle spiagge di Normandia o sulle rive della Senna,  si accorge che gli oggetti cambiano colore continuamente. Capisce di poter riprodurre sulla tela solo l'impressione visiva: non le cose come le conosce, ma le zone di colore come effettivamente si presentano. Alla ricerca di nuove soluzioni cromati-che, stende il colore a tocchi, con pennellate brevi e sciolte.

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