martedì 20 dicembre 2011

IL BATTISTERO LATERANENSE


Il Battistero Lateranense fu interamente ricostruito da Papa Sisto III  proprio durante una grande polemica teologica che dilaniava la Chiesa: la questione pelagiana. Il monaco Pelagio sosteneva una corrente eretica  che rifiutava alcuni DOGMI. In pratica Sisto III riuscì a reimporre il dogma della Santa Trinità, il dogma dello Spirito Santo e il dogma della maternità di Maria, quale Madre di Dio. Riaffermò anche la necessità del battesimo per i bambini. Sisto III, usò l’arte per affermare questi dogmi facendo ricostruire  la chiesa di Santa Maria Maggiore in Transtevere  (distrutta durante una sommossa) dedicandola alla Madonna e  riempiendola di tesori preziosi:
- un pesantissimo calice d'oro
- un altare completamente rivestito di lamine d’argento
- una fonte battesimale sormontata da un cervo d'argento, dalla cui bocca sgorgava acqua di fonte
- un prezioso tabernacolo d' argento dono speciale dell' imperatore Valentiniano III.

Sull’architrave del battistero Papa Sisto III fece iscrivere questi versi:
Nasce da questo seme divino un popolo da santificare
che lo Spirito fa nascere da quest’acqua fecondata.
Immergiti, peccatore, nel sacro fiume per essere purificato.
L’acqua restituirà nuovo quello che avrà accolto vecchio.
Non c’è più distanza tra coloro che rinascono,
una sola fonte, un solo Spirito, una sola fede (li) uniscono.
La madre Chiesa partorisce verginalmente in quest’acqua
i figli che concepì per ispirazione di Dio.
Se vuoi essere innocente purificati in questo lavacro
sia che ti opprima la colpa paterna (di Adamo), sia la tua.
Questa fonte è la vita e lava tutto il mondo,
prendendo principio dalle ferite di Cristo.
Sperate nel regno dei cieli voi rinati a questa fonte.
La vita felice non riceve coloro che sono nati una sola volta.
Né qualunque numero o forma dei propri peccati atterrisca:
chi è nato a questo fiume sarà santo.
I  temi del Pastore e dell’acqua sono essenziali nei battisteri paleocristiani.
Il battesimo porta al regno celeste, a quel paradiso che l’uomo con il peccato aveva perduto. Lo si scorge dall’immagine del cielo che è diventato anche lo sfondo del battistero .Con gli alberi,  le colonne e le sorgenti viene presentato un paesaggio che con la bellezza di un quadro naturale rievoca il paradiso. Ogni scena di rilievo, come quella del cervo, ha valore simbolico, oltre che decorativo. Il battesimo è il paradiso.
Il battistero dunque vuole ricordare la salvezza e l'immagine dell’ottava rimanda simbolicamente al regno celeste. Perciò la pianta ottagonale è comune: il motivo di questa forma è perché l’aula battesimale è quella in cui Cristo rompe i sigilli della morte e chiama dalla tomba coloro che sono ormai senza vita”. Il battistero lateranense presenta un ottagono puro, classico,   e anche la vasca è ottagonale. La cupola riprende il tema escatologico della fine del mondo, i temi gloriosi indicano la vita eterna durante la liturgia. Il cielo stellato e lo Spirito Santo rispecchiano lo sfondo del battistero, suscitando l'impressione di una ripetizione all’infinito.

Nessun commento:

Posta un commento