martedì 20 dicembre 2011

IL SEICENTO

IL BAROCCO (il Seicento)

Se il cinquecento è il secolo della riforma protestante, il seicento è quello della controriforma cattolica.
La Chiesa cattolica usa l’arte come strumento per divulgare i nuovi dogmi della fede. Per esempio già nel Concilio di Trento si raccomandava di rappresentare Cristo sanguinante, afflitto, pallido, deforme in modo da suscitare pietà e devozione.
L’arte seicentesca deve dunque commuovere, deve suscitare emozioni e sentimenti.

In architettura la grandezza divina viene tradotta in monumentalità. Le chiese sono a navata unica, a pianta centrale, con copertura a cupola. La presenza di statue, fregi, cornici, false finestre ed altri elementi ornamentali fanno si che si perda la struttura architettonica degli elementi per acquisire un’importanza scenografica.

Il desiderio di ripristinare l’immagine di potenza e ricchezza fece si che a Roma venissero costruiti palazzi, chiese, fontane, strade, piazze, demolendo interi quartieri residenziali con lo scopo di abbellire la città.

In questo contesto il giardino assume un nuovo sviluppo, non più studiato solo dal punto di vista architettonico e scultoreo ma anche botanico, idraulico e meccanico.

Il termine Barocco è complesso da spiegare, perchè non identifica un preciso stile o corrente artistica, bensì un periodo storico compreso tra la fine del sedicesimo secolo e gli inizi del diciottesimo.

Vi sono state definizioni dispregiative del Barocco, inteso come qualcosa di bizzarro, esagerato, ridicolo.
L’etimologia di “Barocco” potrebbe derivare dalle lingue spagnola e portoghese che nel termine “barrueco” identificano una perla dalla forma irregolare.

Dal punto di vista artistico non daremo alcuna definizione di Barocco se non quella strettamente collegata al periodo storico.

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